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Consiglio comunale: nulla di fatto sulla sanità

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“Ne riferirò compiutamente nel corso di una conferenza dei capigruppo consiliari, anche se posso anticipare che non sono emerse particolari novità rispetto ai servizi sanitari del nostro territorio, dopo l’incontro avuto in giornata con l’assessore regionale alla sanità Ugo Cavallera. Il reparto di maternità dell’ospedale Santo Spirito chiuderà il primo luglio ma domani verrà depositato il ricorso al Capo dello Stato per contrastare il provvedimento che lo ha disposto”. Così il sindaco di Bra Bruna Sibille ha riferito al consiglio comunale, nel corso della seduta che si è tenuta ieri, giovedì 27 giugno 2013, informando sugli ultimi sviluppi che riguardano i servizi sanitari cittadini. A queste parole hanno fatto seguito quelle del consigliere comunale e provinciale Pio Giverso (Pd) che ha ricordato come anche l’amministrazione provinciale abbia approvato un ordine del giorno contro la chiusura del punto nascite di Bra “con tutta l’utenza che si sta spostando verso Savigliano, struttura questa che rischia seriamente di andare in tilt”.

Il sindaco Sibille ha risposto poi al capogruppo della Lega nord, Valter Bergesio, sui furti commessi recentemente in alcuni negozi di telefonia nel pieno centro cittadino. “Non è il caso di gettare ombre, Bra è una città sicura perché si-cura. Nella nota che mi ha inviato il comandante della compagnia Carabinieri, si evidenzia come si rilevino in città un calo dei furti con destrezza e nelle abitazioni, peraltro in una situazione dove è aumentata l’attività di pattugliamento della polizia municipale e sono svolti servizi anche in accordo con la polizia di Stato. Una nota positiva è anche la collaborazione territoriale con i quartieri per le attività di prevenzione” – ha detto la prima cittadina. Lo stesso consigliere Bergesio aveva poi sottolineato la potenziale pericolosità per i ciclisti dei paletti sistemati lungo via Piumati, con l’assessore ai lavori pubblici Luciano Messa che ha risposto come “si stanno valutando eventuali ipotesi migliorative”.
Il consiglio comunale ha poi approvato all’unanimità gli indirizzi per una diversa gestione dei cani randagi, che non sarà più affidata alla società pubblica Cain (che sarà sciolta entro fine anno), ma passerà attraverso una gestione in appalto, pur in una situazione “dove la società ha adottato da tempo un’attività di spending review e ha garantito, grazie alla collaborazione con l’associazionismo privato, una percentuale di affidamenti del 95 per cento, la situazione migliore in assoluto in tutto il Piemonte” – come detto dal sindaco Sibille. Nelle prossime settimane sarà bandita la gara d’appalto che interesserà 31 comuni, ma “con il privato che si dovrà rapportare direttamente all’associazione animalista Lida, alla quale l’amministrazione comunale ha già affidato l’incarico di proseguire la promozione degli affidamenti” – ha aggiunto poi la prima cittadina, prima che il capogruppo di “Bra futura”, Pier Giorgio Pirra, sottolineasse come “più opportuna una gestione da parte dei volontari delle problematiche degli animali, mentre le priorità nell’attività del comune devono essere altre”.

Fonte: http://www.comune.bra.cn.it

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