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Consiglio comunale di Bra: Bilancio, Tares ed Imu

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E’ questa una delle volte in cui mi piacerebbe essere in minoranza, per esprimere tutto quello che penso di tributi come la Tares, che già fin quando venne prospettata era chiaro trattarsi di una vera schifezza. Oggi però arriviamo all’assurdo che a fine ottobre si cambia in corsa, con una situazione diversa tra i comuni, penalizzando quelli virtuosi che già avevano approvato il bilancio per tempo: al danno non si può unire anche la beffa. E’ stata lapidaria nel bollare i recenti provvedimenti del governo in materia di finanza locale, il sindaco di Bra, Bruna Sibille, nell’ambito della seduta del consiglio comunale che si è svolta ieri, giovedì 29 novembre 2013.

Nel corso della seduta sono state apportate alcune modifiche ai regolamenti dei due principali tributi comunali, l’Imu e la Tares, oltre ad approvare l’assestamento del bilancio comunale 2013, ovvero l’ultima variazione possibile alle previsioni di spesa per l’anno in corso. “Con un minor introito per le casse comunali stimato in cinquantamila euro daremo la possibilità di assimilare alla prima casa, ai fini dell’Imu, anche le abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti entro il primo grado per coloro che hanno un Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a quindicimila euro annui” – ha annunciato l’assessore alle finanze Giovanni Fogliato – “In materia di Tares, abbiamo spostato dal 2 al 16 dicembre il pagamento del saldo. Inoltre, è stato previsto nell’assestamento di bilancio un fondo di cinquantamila euro per rimborsare l’imposta alle categorie produttive che più hanno subito l’aggravio di spesa con il cambio di regole tra Tarsu e Tares (le due imposte sui rifiuti che si sono susseguite da inizio d’anno, ndr)”.

“Apprezziamo l’istituzione del fondo Tares per le imprese, non l’impostazione generale di un bilancio previsionale sul quale, sin da subito, abbiamo espresso parecchie perplessità” – ha detto il capogruppo di “Progetto Bra”, Claudio Lacertosa – “Sulla tassa rifiuti si sta vivendo una situazione paradossale, con i comuni che barcollano sull’orlo di una crisi di nervi: famiglie che abitano in comuni limitrofi si trovano a pagare due imposte diverse, visto che alcuni non sono riusciti ad attrezzarsi per far pagare la Tares e ora il governo consente di mantenere la Tarsu. La Tares, poi, è stata una bella batosta, con alcune categorie che hanno visto raddoppiare il dovuto. Per quanto concerne l’Imu, è troppo basso il limite Isee di 15.000 euro per i comodati gratuiti ai parenti, tanto che pochi braidesi vi rientreranno: sembra solo uno specchietto per le allodole”.

“Le decisioni assunte a livello statale dimostrano come vi sia un clima di scelte approssimative, non facendo oggi quello che si può scaricare sul domani. L’iniziativa di Bra va invece nel verso di un alleggerimento, anche se marginale, della pressione fiscale” – ha dichiarato Christian Damasco (Con Sibille per Bra), sottolineando come “una fonte di finanziamento che cresce deriva dalla capacità di partecipare e vincere bandi anche a livello europeo. Positivo anche vedere che crescono gli introiti dal sistema museale cittadino”.

Fonte http://www.comune.bra.cn.it

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