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Bra. Senza trasferimenti sgravi Tares in bilico

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Sindaco: «Roma confermi le risorse promesse o addio sconti fiscali»

Agevolazioni fiscali a rischio senza trasferimenti finanziari dal centro. A lanciare questo allarme è la prima cittadina Bruna Sibille, in occasione del summit dei sindaci svoltosi a Torino con il ministro agli Affari regionali Graziano Delrio. Il riferimento è al proposito, annunciato dalla stessa Sibille prima della pausa estiva, di intervenire sulla seconda rata della Tares, da versare entro fine anno, alleggerendone l’onere a carico delle categorie economiche e sociali maggiormente penalizzate dalla nuova tassa rifiuti (destinata dal prossimo primo gennaio a essere sostituita dalla «Service Tax»). Intervento che sarebbe concretizzato agli inizi dell’autunno attraverso un assestamento al bilancio previsionale 2013, ma che presuppone «una certezza di risorse a bilancio che a oggi non abbiamo. Dal Governo deve giungere un segnale forte e chiaro alla voce dei trasferimenti, viceversa nessuna agevolazione potrà essere da parte nostra ». Senza dubbio, è un deteriormento tutt’altro che piccolo delle attese di tanti contribuenti braidesi che, da un mese a questa parte, speravano in una manovra analoga a quella messa a punto, per un ammontare di 120mila euro, dall’Amministrazione civica, anch’essa di centrosinistra, della vicina Alba. «Non possiamo purtroppo prescindere dalla realtà dei numeri – taglia corto il sindaco – Occorre la conferma dei fondi compensativi da Roma, se no i vincoli alla quadratura del bilancio non ammetteranno sgravi, pur essendo noi intenzionati a vararli». Pertanto, al momento l’unica agevolazione all’economia cittadina è quella che potrebbe arrivare dai fondi in conto investimenti che si trovano immobilizzati nelle casse di Palazzo civico per effetto delle prescrizioni del patto di stabilità interna. Nel caso di Bra, si tratta di alcuni milioni di euro: «Problema di cui ho avuto modo di parlare personalmente col ministro – conclude la prima cittadina della Zizzola – perché la riqualificazione di via Umberto, con il cantiere che ne è derivato, dimostra che solo in questo modo si può rilanciare lo sviluppo agganciandolo ai segnali di ripresa, in previsione dall’autunno, e traducendolo in posti di lavoro nelle aziende locali del settore edile e costruttivo, oggi in crisi anche per tutte le difficoltà normative degli Enti locali, soprattutto quelli virtuosi come il nostro Comune, a rendere esecutivi i piani di investimento ». Piani che dovrebbero proseguire, da qui a fine anno, con il perfezionamento della progettazione relativa al restyling di via Regina Margherita in frazione Pollenzo, sbloccata dal patto di stabilità e destinata a diventare arteria a senso unico, data la ristrettezza della carreggiata, per agevolare la sicurezza pedonale e dei posteggi e lo scorrimento del traffico verso le attività scolastiche, sociali e commerciali lì esistenti.

Articolo tratti da Il Giornale del Piemonte del 05/09/2013 pag. 11

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