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Bra. Sconti fiscali: Roma congela 1,6 milioni

GiornalePiemonte11102013

Sindaco: svincolando fondo solidarietà potremmo detassare famiglie e industrie

Quando l’industria chiama, il Comune deve rispondere, e pure subito se non vuole perdere treni di opportunità più rari di quelli delle linee tagliate. Per questo motivo il sindaco Bruna Sibille ha deciso di rispondere all’appello confindustriale mettendo a disposizione le risorse urbanistiche e amministrative di Palazzo civico, in attesa che si sciolgano i nodi fiscali stretti da Roma e che tengono «congelati » fondi per oltre 1,6 milioni di euro con cui si potrebbero avviare importanti detassazioni in quota Imu e Tares. Auspicando che la Regione Piemonte consegni al più presto alla Città della Zizzola il nuovo Prgc definitivamente approvato, quello che viene offerto è un pacchetto «chiavi in mano» di strumenti con cui le aziende possono mettersi subito all’opera. «Quando il mondo produttivo ci ha posto delle sollecitazioni per affrontare necessità puntali, specialmente e appunto sul fronte insediativo, abbiamo sempre cercato in ogni modo di accelerare pratiche e procedure, con l’obiettivo di garantire occasioni per il mondo dell’impresa e opportunità per quello del lavoro», spiega la prima cittadina. In questa medesima ottica, «nel momento stesso in cui abbiamo rivisto l’impianto generale della pianificazione urbanistica, con il futuro Piano regolatore attualmente all’esame agli uffici regionali per la sua definitiva approvazione, abbiamo cercato di riconoscere la giusta doverosa importanza agli insediamenti esistenti e alle loro potenzialità di espansione in una cornice che tutelasse beni primari quali il paesaggio e l’ambiente. Ciò non disgiunto dalla difesa delle aree agricole, che costituiscono parte rilevante per la nostra economia e per la filiera agroalimentare». Segue l’impegno a ridurre il principale costo improprio denunciato dagli industriali, ossia la burocrazia: «Da qualche mese – aggiunge la prima cittadina – tutte le pratiche di insediamento produttivo possono essere svolte utilizzando uno sportello unico completamente informatizzato, garantendo così massima trasparenza e anche efficienza nel rilascio delle autorizzazioni ». Altro stimolo a localizzarsi all’ombra della Zizzola è l’orientamento a dedicare le risorse disponibili in conto capitale al lavoro delle imprese presenti: «Quando l’importo dei lavori non era rilevante e nei limiti previsti dalla normativa, gli investimenti che abbiamo sempre cercato di garantire, con un’adeguata di rotazione, le imprese locali». Nel complesso, «segni di attenzione che riflettono le attese degli industriali e che non sono mancati, e per volontà nostra non mancheranno neppure in campo fiscale ». Qui però vengono in conclusione le le dolenti note, «perché dobbiamo fare i conti con una impostazione normativa che denomina “comunali” tasse in realtà decise e in certa misura incassate altrove, con pesanti ricadute proprio sulle attività produttive, come accaduto per la Tares e per l’Imu. Sotto questo fronte ci siamo mossi, con una riduzione dell’aliquota Imu per gli immobili invenduti di proprietà delle imprese costruttrici e, analogamente, vorremmo intervenire sulla Tares, non appena però verrà chiarito dal Governo centrale quale sarà il destino dei fondi che abbiamo accantonato all’interno di un cospicuo Fondo di solidarietà imposto dalla normativa nazionale».

Articolo tratto da Il Giornale del Piemonte del 11/10/2013 pag. 10

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