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Bra: al museo musica e parole con Bianucci, Scagliola e Gromis di Trana

Museo-Craveri

“Dalle stelle alle stalle”: il folk anni ’70 dei Cantambanchi e i libri dei tre giornalisti piemontesi

Sarà un pomeriggio di musica e cultura quello in programma per sabato 20 settembre, alle 17 al museo di Storia naturale “Craveri” di Bra. “Dalle Stelle alle Stalle”, ovvero divagazioni, illazioni e musica tradizionale al museo, vedrà la presentazione dei libri di Piero Bianucci “Storia Sentimentale dell’Astronomia”, di Caterina Gromis di Trana “Diario di Bambù detto Bu” e di Renato Scagliola “La grappa alla vipera”. Il tutto con l’accompagnamento musicale del gruppo neo folk piemontese “I Cantambanchi”, ensemble voce, chitarre e fisarmoniche torinese, protagonista della stagione del Folk Revival anni Settanta.

Piero Bianucci, giornalista torinese, dal 1968 al 1981 ha diretto il settore culturale della “Gazzetta del Popolo”, per poi occuparsi di giornalismo scientifico a “La Stampa”, dove ha contribuito a fondare il supplemento “Tuttoscienze”, che ha diretto fino al 2006. E’ stato presidente del Planetario di Torino INIFINI.TO ed è reponsabile del programma di conferenze presso la Fondazione Ferrero di Alba. In “Storia Sentimentale dell’Astronomia” Piero Bianucci, con un rigore non privo di humour, racconta la meravigliosa avventura delle scoperte astronomiche legandola alle storie straordinarie di quanti, uomini e donne, l’hanno vissuta. Dallo sgomento dell’uomo primitivo nelle notti stellate alle grandi domande esistenziali dell’uomo moderno, il cielo continua a essere specchio dei sentimenti, della Ragione e della curiosità umana.

Caterina Gromis di Trana, laureata in scienze biologiche, collabora con “La Stampa”, “Gardenia” e “Oasis”. Ha pubblicato articoli di taglio etologico sulla rivista “Cani” e dal 1999 scrive di zoologia, botanica e museologia per la rivista “Piemonte Parchi”, su cui cura la rubrica mensile “Dal mondo della ricerca”. Ha pubblicato “I nostri animali. Taccuino di zoologia quotidiana”, scritto con Cristina Girard, (Blu Edizioni 2005) e “Vita da cani. Confessioni di un capobranco” (Blu Edizioni 2008), storie di convivenza umano-canina e di addestramento. “Diario di Bambù detto Bu” è una storia basata su mille storie vere, raccontata in prima persona da un cane che, come tutti i cani, ha una personalità unica e irripetibile. E che, come tutti i cani, è in grado di comunicare i sentimenti più profondi.

Renato Scagliola, giornalista presso la “Gazzetta del Popolo”, “Stampa Sera”, “ La Stampa” e “Torino Sette”, dove cura la rubrica “Sul filo della memoria”, trascorre molto del suo tempo in un vecchio cascina a Envie, ai piedi del Monte Bracco, la Montagna di Leonardo, nel Saluzzese. Nel 1994 ha pubblicato il libro “Osteria d’Oriente” con le foto del figlio Davide, oggi un bravo fotoreporter. “La grappa alla vipera” è una raccolta di racconti di genti delle nostre terre, con sullo sfondo le montagne e il Monviso, un taccuino di viaggio, una raccolta di riflessioni, ricordi, incontri, chiacchiere, sensazioni e storie.

Fonte Bra Notizie

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