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Abet Basket Bra: INTERVISTA A MATTIA COLTRO

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Alle porte di una nuova stagione, incontro al campetto di San Michele, Bra (come non incontrarlo visto che dal mattino alle 8 è sempre presente ad allenarsi e migliorarsi) Mattia Coltro, giocatore dell’Abet Basket Bra, dato in prestito la scorsa stagione alla Junior Casale.
Ho approfittato per domandargli alcune cose sulla sua esperienza e su quella futura.

D: Come hai vissuto questa stagione a Casale?
Mattia: La stagione a Casale è stata all’inizio abbastanza difficile, proprio per il cambio di livello e squadra. Questa è stata la prima difficoltà che ho superato grazie ai miei compagni che mi hanno aiutato a integrarmi. Altre difficoltà sono sorte verso la metà della stagione, quando non riuscivo a giocare come volevo e quindi i minuti e la qualità del mio gioco diminuivano sempre più. Io ho continuato ad allenarmi duro e poi nelle fasi finali del campionato alcuni risultati si sono visti, ho guadagnato più fiducia dall’allenatore e ho iniziato a giocare meglio sia all’interzona che alle finali nazionali. Posso dire di sentirmi abbastanza soddisfatto, e dico abbastanza perché, secondo me potevo fare molto meglio (anche se molta gente dice che pretendo troppo da me stesso).

D: Ti senti maturato dal punto di vista tecnico e personale?
Mattia: Se mi sento maturato? Certo, mi allenavo tutti i giorni duramente anche fuori orario degli allenamenti per migliorare. In questa parte della mia esperienza mi hanno aiutato molto i coach e il preparatore atletico che ringrazio molto. Dal punto di vista personale penso di essere cresciuto anche più che tecnicamente, perché è una esperienza unica vivere fuori di casa e badare a se stessi senza i genitori; ti fa diventare molto più responsabile e autonomo.

D: Cosa hai provato il giorno che hai saputo che avresti fatto parte di una prestigiosa società di Serie A?
Mattia: Il giorno in cui ho saputo che avrei partecipato ad un allenamento di selezione per Casale? Avevo appena finito un allenamento e la notizia mi è stata portata dal mio ex allenatore Fabrizio Gatto che mi disse: “Casale ti ha invitato per un allenamento con loro…” e io incredulo risposi:”Ma io????” Perciò rimasi molto sorpreso, e questo solo per l’allenamento. Quando mi diedero la notizia che Casale mi voleva per tutta la stagione, mi è venuto un colpo al cuore e non ci credevo, era un sogno che si avverava passare sulle orme di Giancarlo Ferrero e magari diventare forte come lui. Quindi se non l’avete ancora capito ero super emozionato.

D: E il giorno che ti sei allenato con la prima squadra?
Mattia: Il giorno in cui mi sono allenato con la prima squadra è stato nei giorni di Natale, giù di lì. Anche in questa circostanza è stata una grande soddisfazione allenarsi con giocatori professionisti e neanche tanto scarsi! Devo proprio dire che ho avuto una bella opportunità.

D: Parlaci del tuo primo torneo finale nazionali.
Mattia: Le finali nazionali sono una cosa bellissima; prima di tutto perché se sei lì, te e i tuoi compagni fate parte delle migliori 16 squadre d’Italia, e poi stare 3-4-5-6 giorni e tutto il tempo con i tuoi compagni di squadra è divertente.

D: Nuova stagione, nuova società: la CAP GENOVA.
Mattia: Come molti sanno il prossimo anno io non farò parte della Junior Casale per un problema finanziario che ha riscontrato la società, ma fortunatamente un’altra società mi ha accolto e io sono molto fiero di farne parte. Il 26 agosto inizio la mia avventura a Genova e sono sicuro che la stagione mi aspetta con tante sorprese e sfide. Farò parte in primis della squadra u19 che giocherà il campionato di DNG. La società è una di quella che sta crescendo e da circa 3 anni hanno anche aperto la foresteria dove io alloggerò(Holiday Inn). Ho già conosciuto gran parte dei mie compagni e non vedo l’ora di iniziare l’avventura.

D: Obbiettivo cestistico?
Mattia: Beh io direi obbiettivi. Sono molto esigente con me stesso e mi metto degli obbiettivi molto alti: il primo è quello sicuramente di poter diventare un giocatore di riferimento nella mia squadra e riuscire magari anche ad essere un leader, ciò comporta anche delle responsabilità che mi dovrò addossare. Quello è il mio principale, poi ci sono più che altro sogni come può essere quello della nazionale o ritornare alle finali nazionali. Quindi l’unico modo per arrivarci è mettersi a lavorare e poi i risultati verranno fuori.

Articolo Originale su Abet Basket Bra
Un grande in bocca al lupo Mattia da tutta la società Abet Basket Bra e tienici aggiornati.

Intervista di
Alessandro Sanino
Addetto Stampa
Abet Basket Bra

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