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Prende avvio a Bra l’Orto in Condotta

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Venerdì 11 dicembre la presentazione del progetto a tutte le famiglie di Bra

Un incontro a Bra, venerdì 11 dicembre 2015, per apprendere il valore pedagogico e sociale dell’orto scolastico. Sarà questo il tema dell’incontro organizzato per le ore 21 presso il centro polifunzionale “Giovanni Arpino” di largo Resistenza ed al quale interverrà Maria Grazia Vincoletto, insegnante “ortolana” e formatrice Slow Food. L’occasione permetterà di presentare ufficialmente il progetto “Orto in condotta” da parte di tutti i soggetti coinvolti: il Comune di Bra, l’Università di Scienze Gastronomiche, il Museo Civico Craveri e Slow Food.
Orto in Condotta è il progetto che Slow Food propone alle scuole italiane per portare nelle classi l’educazione alimentare e ambientale. L’orto didattico presente al Museo Civico Craveri da diversi anni testimonia che l’Orto in Condotta ha già “seminato” a Bra: una squadra affiatata di “nonni ortolani volontari” che ogni anno, insieme agli esperti del Museo, insegnano ai bambini di alcune classi del territorio i principi di un’orticoltura ecologica, buona da mangiare e buona per l’ambiente.
Nei mesi scorsi, attraverso l’intervento del Comune di Bra, il progetto è stato nuovamente presentato a tutte le scuole cittadine per offrire a nuove classi la possibilità di seguire il percorso triennale. Il gran numero di adesioni conferma l’interesse per i temi della buona e sana alimentazione, ma soprattutto per l’adozione di una educazione alimentare continua e interdisciplinare all’interno delle scuole.
La scelta braidese è in linea con quelle di molte scuole italiane: oggi il progetto conta 518 Orti in Condotta attivi, sparsi in tutto lo Stivale. L’Orto in Condotta si rifà ai tre principi cardine della filosofia dell’associazione: buono, pulito e giusto. Buono, perché attraverso i laboratori di educazione sensoriale allena a distinguere i cibi sulla base della qualità organolettica. Pulito, perché i ragazzi imparano a utilizzare metodi produttivi biologici e biodinamici, a ricercare e salvaguardare i semi di varietà orticole della tradizione locale, a considerare come prioritaria la riduzione dei chilometri alimentari ricercando cibo del territorio. Giusto, perché promuove la trasmissione dei saperi fra generazioni, valorizzando il ruolo sociale di persone anziane e volontari e la collaborazione fra realtà diverse, attraverso il gemellaggio anche con il Sud del Mondo.
All’incontro dell’undici dicembre, al quale sono invitate famiglie e insegnanti, faranno seguito altri appuntamenti di approfondimento sulle implicazioni psicologiche, sociali e sanitarie di una sana alimentazione.

Fonte Bra Notizie

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