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Lino Ferrero: UN PROGETTO DI POST ORARIO PER I BAMBINI DELLE MATERNE E DELLE ELEMENTARI

Lino-Ferrero

Uno dei problemi più sentiti dai genitori e dalle famiglie è il problema del post-orario scolastico nella fascia dell’asilo e della scuola elementare, semplicemente perché in città al momento non esiste o per lo meno sono pochissime le realtà scolastiche che lo assicurano alle famiglie. Da amministratore comunale in carico mi faccio carico di questo grande problema e ho pensato ad una proposta che vorrò venga realizzata a Bra dopo il 25 maggio quando sarò rieletto. Vedendo molte realtà in questi cinque anni sono rimasto colpito dall’esperienza di Forlì e a quello di Crema, in provincia di Cremona, dove questo servizio è attivato ed è risultato molto efficiente. Il servizio di assistenza pre e/o post scolastica è attivato nelle scuole primarie nelle quali si registri una significativa richiesta di famiglie ed è riservato agli alunni che hanno entrambi o l’unico genitore impegnati in attività lavorativa con orari non compatibili con quelli della scuola. Il servizio dà la possibilità di anticipare l’ingresso a scuola prima dell’inizio delle lezioni (pre scuola) e/o di consumare il pasto a scuola anche nei giorni in cui non è previsto il rientro pomeridiano (post/scuola) e consiste nell’accogliere gli allievi all’interno dei locali scolastici e nell’assisterli. Lo scopo è quello consentire alle famiglie, i cui orari di lavoro e le cui particolari esigenze risultino poco compatibili con l’orario di apertura o di chiusura dell’attività scolastica, di poter affidare il loro bambino ad un servizio di accoglienza e custodia espletato all’interno della scuolae curato da personale a ciò specificatamente incaricato. L’altro scopo è quello di ar trascorrere agli alunni il tempo del pre e post scuola nella stessa struttura scolastica di frequenza e quindi in un ambiente accogliente e protetto impegnandoli in attività espressive, ludico-ricreative, formative e di socializzazione. Qualcuno obietterà ma la copertura economica? Una quota potrebbe essere messa dalle famiglie (30-40%), l’altra si dovrà cercare tramite Bandi dell’Unione Europea e di Fondazioni Bancarie. Il luogo si potrebbe cercare tra scuole della città e alcune hanno disponibilità di locali e personali e si tratterebbe di fare una sinergia tra scuole paritarie-pubbliche e amministrazione. I nostri figli e le nostre famiglie avranno certamente un servizio educativo in più, perché è la cultura e la formazione il cavallo vincente per le famiglie della nostra città.

Lino Ferrero
Candidato “Bra al Centro” al Consiglio Comunale, con Bruna Sibille Sindaco

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