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Bra: un processo partecipativo per il futuro della colonia di Laigueglia

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Coinvolgimento della cittadinanza per individuare possibili ipotesi di utilizzo

Generazioni di braidesi vi hanno soggiornato durante il periodo estivo: ora la Colonia Marina di Laigueglia, a seguito dello scioglimento dell’I.P.A.B. (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficienza) deliberata dalla Regione Piemonte, entrerà a far parte del patrimonio indisponibile del Comune di Bra, insieme alla concessione demaniale della spiaggia antistante. Quali potrebbero essere le ipotesi di intervento relativamente all’utilizzo della struttura, fermo restando che la destinazione d’uso è vincolata dalla sua funzione sociale? Sarà un processo partecipativo a dare un’indicazione, grazie al coinvolgimento della popolazione nelle sue diverse realtà.

Il processo partecipativo interesserà in prima battuta opinionisti influenti a livello locale, rappresentativi del tessuto sociale, istituzionale, politico, culturale ed economico della città, a cui saranno sottoposte interviste semi-strutturate. Nelle prossime settimane, i risultati delle interviste diventeranno poi oggetto di confronto in occasione di specifici incontri pubblici, durante i quali verranno discusse le diverse opzioni progettuali relative all’utilizzo dell’immobile.

La “Colonia marina braidese” di Laigueglia, edificata nel 1924, si articola su cinque livelli e presenta un blocco principale – costituito da tre piani – e un blocco più piccolo, in un’area recintata di quasi 1000 metri quadrati. Oltre a 16 stanze, che possono ospitare a pieno regime 77 persone, nei locali è presente anche un ampio refettorio, la cucina, i locali dispensa e un deposito.

Dalla sua istituzione ad oggi, l’attività della “Colonia marina e alpina braidese” non si è mai interrotta e la struttura è stata messa a disposizione di comunità di accoglienza disabili, famiglie braidesi, associazioni sportive giovanili, attività dell’Estate ragazzi comunale e di gruppi scolastici. A tale utilizzo, limitato al periodo estivo a causa dell’assenza di un impianto di riscaldamento, si è affiancata negli ultimi anni una convenzione per l’uso delle cucine durante il periodo invernale, con lo scopo, da un lato, di recuperare fondi per il mantenimento della struttura e, dall’altro, di garantire il presidio in loco durante tutto il corso dell’anno.

Fonte Bra Notizie

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