Massima attenzione: è quella che il Governatore del Piemonte Roberto Cota ha garantito al sindaco della Città della Zizzola, l’esponente del Pd Bruna Sibille, sul sempre rovente capitolo della sanità locale. Questo è avvenuto ad Alba, a margine del summit dell’altro giorno sulle prossime mosse da compiere per salvare il Tribunale: «Ho ritenuto giusto e doveroso – spiega la prima cittadina braidese – cogliere l’occasione del corale e trasversale impegno a salvare la sede giudiziaria al servizio di Langhe e Roero, anche per rappresentare, sulla base di dati obiettivi e inoppugnabili, le preoccupazioni del nostro territorio sul parallelo versante della sanità ospedaliera. Al presidente Cota, di cui ho comunque apprezzato la disponibilità all’ascolto in questo specifico caso, ho spiegato le conseguenze che si sono determinate per la nostra Asl subito dopo la soppressione del punto nascite all’Ospedale Santo Spirito di Bra. I dati in nostro possesso parlano di una ”migrazione” di famiglie dell’area braidese, in media per un parto su due, verso Aziende sanitarie locali esterne alla CN2 (che comprende anche Alba, ndr); con la prospettiva, pertanto, di subire una perdita strutturale di utenza anche nella prospettiva del futuro Ospedale unico di Verduno che accorperà il Santo Spirito e l’albese San Lazzaro». Sulla vicenda della chiusura del reparto maternità all’ombra della Zizzola, la Giunta comunale guidata dal sindaco Sibille si è appellata anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, attraverso lo strumento del ricorso giurisdizionale straordinario al Capo dello Stato: «Una scelta non unilaterale o di una sola parte politica – tiene a precisare la prima cittadina – bensì risultante da un favorevole orientamento in tal senso della totalità dei capigruppo di maggioranza e di opposizione in Consiglio comunale ».
Articolo tratto da Il Giornale del Piemonte del 30 agosto 2013 pag. 10
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