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Domenico Quirico alla Scuola di Pace di Bra

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La Scuola di Pace di Bra incontra il giornalista Domenico Quirico, sabato 8 febbraio alle ore 18, presso il Centro Culturale G. Arpino, in via Guala 45. L’intervento di Quirico, inviato de La Stampa sequestrato per cinque mesi in Siria, sarà incentrato sulla Rivolta dei popoli arabi: tra speranze e incognite.

La primavera araba ha scosso il Nordafrica, un luogo che sembrava pietrificato nel tempo, coi suoi dittatori violenti, le sue oligarchie privilegiate e le enormi masse di giovani poveri, cui non resta altro che la fuga in Europa. Tunisia Egitto, Algeria, Libia, ogni paese oggi in rivolta è diverso, ma tutti si affacciano sullo stesso Mediterraneo e i loro destini sono intrecciati al nostro. Per raccontare la storia di queste rivoluzioni è necessario conoscere la gente, smarcarsi dalla propaganda, vivere l’atmosfera delle strade del Maghreb. Questo è il mestiere di un giornalista rigoroso, come Domenico Quirico, che ha visto coi suoi occhi i drammi e le speranze di quei giovani e ci aiuterà a comprendere la complessa situazione che il mondo arabo sta vivendo. Tutto è iniziato il 17 dicembre 2010, quando i poliziotti hanno requisito due cassette di mele e banane a Mohamed Bouazizi, un venditore ambulante abusivo di verdura, e lui ha comprato una tanica di benzina, ha acceso un cerino e si è dato fuoco. Altre volte era serpeggiato il malcontento tra le popolazioni periferiche della Tunisia, quelle che i turisti non vedono, ma questa volta è stato diverso e il fuoco di Mohamed si è rapidamente propagato in tutto il paese, dalla Tunisia è passato in Egitto e da lì in Algeria e in Libia fino alla Siria. Tutto ha preso fuoco: la strada ha compiuto spontaneamente il primo miracolo arabo dopo mezzo secolo, questa volta senza urlare parole d’ordine antioccidentali o integraliste, ma semplicemente hurrya, libertà.

Domenico Quirico, nato ad Asti il 18 dicembre 1951, è reporter per il quotidiano torinese La Stampa, caposervizio esteri. È stato corrispondente da Parigi e inviato di guerra. Si è interessato fra l’altro degli avvenimenti sorti a partire dal 2010-2011 e noti come “Primavera araba”.Nell’agosto 2011 è stato rapito in Libia e liberato dopo due giorni. Il 9 aprile2013, mentre si trovava in Siria come inviato di guerra, di lui si perde ogni traccia.. La prima notizia del suo rapimento giunge il 6 giugno quando viene diffusa la notizia che Quirico è ancora vivo; viene infine liberato l’8 settembre 2013, dopo 5 mesi di sequestro, grazie ad un intervento dello Stato Italiano e infine riportato a casa.

Ingresso gratuito.

Fonte Bra Notizie

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